domenica 4 aprile 2010

Il tascapane, letto... da me.

Un omaggio alla fantascienza, ai miei docenti di doppiaggio e oversound, e alla casa editrice Iperborea.
All'autore, Mikael Niemi, e alla traduttrice, Laura Cangemi.
Di questo capolavoro di fantascienza umoristica, dalle impossibili tinte emozionanti, abbiamo parlato qui.
Il video, qui di seguito, è suddiviso in due parti.



La seconda parte:

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Struggente e sublime,
l'idea del distacco, la scelta obbligata,
in sei boccette il senso di una vita.
Cosa porterei nel mio tascapane?
Frittelle all'alchermes, un po' d'erba spagna,
acqua di Sagres ed una conchiglia...
Le altre due non saprei sfruttare,
forse davvero non voglio partire.
Cosa cerchino poi i cosmonisti lassù,
questo non dici,
leggi, leggi, leggi ed incanti,
lasciando aperti infiniti dilemmi.
Proverò a scioglierli gustando i racconti
con una tazza fumante di tè al bergamotto...
Quinta boccetta? No, davvero non partirei.
Ma con la fantasia...
Grazie Francesco della bella lettura,
un volo libero con atterraggio morbido.

Francesco Troccoli 2 ha detto...

Centouno... 欢迎回来 ovvero, huan ying hui lai.

ja ha detto...

Sicuramente c'erano molti modi di interpretare questo capitolo introduttivo. Lo si sarebbe potuto fare in maniera drammatica, ma forse sarebbe risultato troppo pesante. Invece questo modo simpatico e piacevole, ma al tempo stesso realista mi piace molto. E' obiettivo e coerente con quello che dice. E' un viaggio lungo, pesante, difficile e forse anche triste. Ma sicuramente vedere il cosmo da lassù non è una cosa brutta. Complimenti per la l'interpretazione.
Anche a livello di dizione e di scansione delle parole il lettore è stato bravo.
Se dovessi dargli un voto, sarebbe un bel 8. ;)

Maria Lucia Riccioli ha detto...

Ciao Francesco...
Lettura scorrevole, dizione perfetta, voce tranquilla e pacata.
L'ironia è resa in maniera serena, quasi malinconica.
Con chi hai studiato? Un mio collega di scuola ha fatto una scuola di doppiaggio.
Cos'è ll'oversound? Scusa l'ignoranza...
:-)

Francesco Troccoli 2 ha detto...

Ciao Maria Lucia, la scuola che ho frequentato è questa: http://www.professionedoppiaggio.com/
L'oversound consiste nell'applicazione di una pista audio in italiano "sopra" (over) ad una originale in altra lingua, con la prima prevalente sulla seconda, che però, a differenza del doppiaggio, viene conservata. Quel che si sente in genere nelle interviste dei documentari, con l'originale a volume più basso sotto. In un caso simile, a differenza del doppiaggio in senso stretto, non si rispetta il sincronismo labiale. Grazie per il commento, e grazie anche a JT. ^...^

David ha detto...

Veramente piacevole l'ascolto.
Come ha postato la Riccioli penso tu abbia inventato un nuovo stile: la "malincoronia".
Decisamente bello per me.
Grazie.

Unknown ha detto...

Le prime frasi sembrano semplicisticamente il preludio di un bizzarro libro comico di fantascenza, proseguendo nell'ascolto, pur con uno stato d'animo di surreale scetticismo, viene voglia di continuare ad ascoltare chi sono questi cosmonisti e cosa li spinge in questi viaggi; difficilemte potrei scegliere consciamente di intraprendere un avventura simile, come peraltro succede anche con molte altre letture di questo genere (e spesso è proprio questo che le rende così interessanti).
Potrebbe sembrare più un viaggio nella psiche dell'umanità che nello spazio, si vedrà...
L'interpretazione è molto chiara e piacevolmente ironica.

Unknown ha detto...

Capitolo molto nostalgico...ascolto molto coinvolgente e azzeccatissimo il sottofondo musicale. Un ottimo lavoro che invoglia ad ascoltare anche i capitoli successivi del libro. Complimenti.

jerboa83 ha detto...

Cosa porterei con me...? Sicuramente un'ampolla dell'acqua pura o dell'aria tersa delle mie montagne.
Grazie Francesco per questa perla che ci hai regalato... Seguo il tuo blog con grande interesse, anche se sono solita commentare i tuoi articoli altrove e non qui.

Pietro Ch. ha detto...

Ciao Francesco! Complimenti, non solo scrittore ma anche "lettore"!
A parte la dizione, per me validissima, anche un tono quasi da documentario, adattissimo al testo! Bravo davvero. Pietro

Francesco Troccoli 2 ha detto...

Scusate tutti per il ritardo nella pubblicazione, dovuto al fatto che Blogger ha deciso di non notitificare i commenti nell'ultimo mese! A presto per l'estrazione a sorte del vincitore e nel frattempo grazie di cuore a tutti i commentatori.

Anonimo ha detto...

La tua vena artistica si amplia sempre di piu' e sempre ad alti livelli. Veramente bravo!

Besos,

Anna Rita