martedì 25 dicembre 2012

El Eternauta.

Mentre mezzo mondo oggi celebra la duemiladodicesima ricorrenza della nascita di un uomo che avrebbe salvato l'Umanità dal cosiddetto peccato originale, credenza che rispetto ma personalmente rifiuto, preferisco oggi rivolgere la mia attenzione a un uomo, uno scrittore e fumettista, che morì trentacinque anni fa per salvare il senso più profondo dell'Essere Umano. Si tratta di Hector German Oesterheld.


Mi è capitato di leggere oggi il terzo volume de L'Eternauta, sua opera più nota e a me regalata dall'amico fumettista Luca Frasca, e di approfondire la sua storia.
Troverete informazioni ben più attendibili di quel che potrei fornire io rimaneggiando le fonti, qui,  e qui mentre qui il suo nome figura tra i desaparecidos. Già, perché questa fu la sua fine, sotto la dittatura militare argentina. Nella saga del suo personaggio, viaggiatore (per lo più inconsapevole e suo malgrado) del Tempo, non è difficile ravvisare la ricerca della sua famiglia, che prima di lui finì nelle grinfie degli assassini e, nell'invasione aliena così magistralmente sceneggiata e disegnata da lui e da Francisco Solano Lopez, la rappresentazione della violenza della dittatura sulla popolazione di Buenos Aires.
Un esempio meraviglioso di come la fantascienza, e per di più attraverso quella tecnica di narrazione affascinante e raffinata che è il fumetto, possa contribuire al senso più alto della definizione di Essere Umano, quello della Ricerca e della Lotta per la Libertà.