venerdì 24 dicembre 2010

Continuum 34 è online.


È ora disponibile online la nuova edizione di CONTINUUM, rivista telematica di fantascienza. Anche questo numero, il 34, è suddiviso come di consueto nelle sezioni Racconti, Recensioni e Opere di Saggistica.

Quattro i racconti di questo numero, ovvero La farfalla e la quercia di Gianni Sarti, Alessandra di Donato Altomare, È morto Antonio di Lorenzo Iacobellis, Empatia 6.2 di Adriano Muzzi.

Per le recensioni, Fabio Calabrese ci parla di "Universi quasi paralleli" di Antonio Caronia mentre Gianfranco Sherwood, analizza un altro saggio, "Storia e destino" di Aldo Schiavone; per i fumetti Andrea Carta esamina le avventure di Adèle Blanc-Sec, che in futuro potremo apprezzare sul grande schermo nella trasposizione cinematografica di Luc Besson, mentre la pagina riservata al cinema conta quattro recensioni di Gianni Ursini (su "Avatar", "Transformers 2", "Outlander" e "Astro Boy"), e per i `Film da recuperare` Gianfranco Sherwood stavolta si cimenta con "Cloverfield"; la sezione si chiude con l'ultima puntata delle `Visioni cyberpunk` di Giovanni De Matteo.

Il decennale di Science plus Fiction (cui è pure dedicato l’editoriale di questo numero di Continuum) è il cuore della sezione saggistica, con la cronaca del Festival, curata da Gianni Ursini, le riflessioni di Fabio Calabrese, e infine le iniziative collaterali della rassegna, ovvero la presentazione di "Shi Kong: China Futures" e del romanzo vincitore del Premio Urania 2010, ovvero "Lazarus" di Alberto Cola, a cura di Roberto Furlani. Infine, il nuovo capitolo del `Manuale della fantascienza` di Fabio Calabrese, stavolta imperniato sull'interessante tema della realtà virtuale.

Continuum 34 è gratuitamente accessibile a questo link.

lunedì 20 dicembre 2010

Solo il mimo canta al limitare del bosco.

Immaginate un mondo futuro, molto lontano nel tempo, in cui le emozioni sono represse fino a sviluppare leggi che per tutelare la privacy non consentono di rivolgersi con affetto a chi vi siede accanto, o la convivenza fra donne e uomini. Un mondo nel quale tutti i bisogni fisici sono soddisfatti dai robot, nel quale l’amore stesso è bandito, e l’accoppiamento a fini procreativi è praticato raramente, e in rigorosa conformità al motto “il sesso svelto è meglio”. Un mondo in cui tutti assumono regolarmente farmaci sedativi per mantenere l’assoluto controllo sui sentimenti, e in cui la curiosità viene sistematicamente scoraggiata.
Si tratterebbe di un mondo in cui il desiderio di vivere scomparirebbe, e in effetti in questa New York del futuro creata da Walter S. Tevis si assiste spesso a suicidi pubblici collettivi, praticati soprattutto da studenti, e sui quali è proibito intervenire in soccorso delle vittime.
Per motivi non del tutto chiari gli esseri umani sono sterili, e quindi questo mondo è fortemente sottopopolato: ci sono solo circa venti milioni di abitanti su tutta la Terra, oltre ovviamente a milioni di robot, fra i quali i modelli della Serie Nove, formata da umanoidi di sintesi che, per via del loro avanzato processo di fabbricazione, hanno emozioni umane.
Le città giacciono in uno stato di abbandono, benché sopravvivano grazie agli automatismi dei robot, che pure in realtà iniziano a mostrare carenze e inefficienze che nessuno ha più interesse a riparare.
Oltre a tutto il resto, in questo mondo nessuno sa leggere, né scrivere. Semplicemente perché non è necessario. Le parole stesse che descrivono queste attività sono diventate desuete  e incomprensibili.
In questo desolante scenario, un giorno un uomo ritrova casualmente dei libri, e impara gradualmente ad associare un significato ai segni strani che vi vede impressi, e così, faticosamente, apprende a leggere, e gradatamente anche a scrivere.
Solo il mimo canta al limitare del bosco (tit. orig. Mockingbird, del 1980, traduzione di Silvia Stefani, ripubblicato in Italia con il brutto titolo Futuro in trance) è in effetti il diario del protagonista, con intercalati alcuni capitoli narrati in terza persona con cui si fa il punto sugli altri personaggi.
L’esperienza della lettura conduce il protagonista, Bentley, alla conferma delle sue intuizioni: il mondo ha una sua storia, e in questa storia non tutto è sempre stato come gli appare nell’oggi. Grazie ai libri, Bentley intraprende un viaggio di trasformazione, che nell’incontro con una donna, Mary Lou, giunge ad una svolta radicale. In barba alle leggi vigenti, la donna è audace, sfrontata, irrispettosa delle norme, capace di esprimere le sue emozioni, e consapevole dell’inferiorità dei robot rispetto agli esseri umani. “Molla la presa, robot!” si rivela un motto capace di dissuadere dal loro intento persino i robot poliziotti. 
Dapprima Bentley è spaventato da Mary Lou e la evita, ma poi la sua insopprimibile umanità lo costringerà a mettersi sulle tracce della donna, fino a innamorarsene, e pagare questa trasgressione con la cattura e la detenzione in una prigione controllata dai robot.
È difficile stabilire un ordine da seguire per descrivere i pregi di questo libro, perché sono davvero tanti. Walter S. Tevis, che ha scritto solo un altro romanzo di fantascienza, ovvero il celeberrimo L’uomo che cadde sulla terra, si approccia al genere con la semplicità di chi non teme di attraversare ambienti stereotipati senza mai risultare stereotipato. Grazie ad una storia traboccante di umanità, narrata con una prosa sobria e dolce, che svetta spesso su picchi di autentica poesia, uno scenario così opprimente e tutto sommato poco originale diventa invece un terreno fertile, pieno di segreti, che il protagonista scopre via via nel corso della sua odissea.
Bentley si avventura in un viaggio di ricerca che nella sua costante pericolosità fisica esprime i rischi, ben maggiori, che incontra durante la sua odissea all’interno dell’identità umana. Individuale, per la sua avventura personale, e collettiva, per la riscoperta della storia del genere umano e del senso profondo della sua continuazione.
La scintilla che innesca il suo motore interno sono i libri, di cui è perennemente alla caccia.
Seguiamo così Bentley nel momento in cui si imbatte in misteriose e abbandonate biblioteche, sentiamo la sua delusione quando è costretto a misurarsi con scaffali vuoti, esultiamo con lui e per lui quando il ritrovamento di una dozzina di libri improbabili come i manuali per la manutenzione dei robot o dei pensiero-bus gli fornisce l’entusiasmo che riaccende la sua vitalità e la voglia di continuare la sua battaglia solitaria per sottrarsi all’ineluttabile: nel mondo di Bentley gli esseri umani sono diventati sterili, e quella descritta è ormai l’ultima generazione; solo i Robot sopravvivranno al genere umano, e allora, poiché nati per servirlo, saranno anch’essi diventati inutili.
Bentley vive alla costante ricerca di libri da leggere (oltre a lottare per tornare dalla sua Mary Lou) e in realtà sopravvive grazie ad essa, e soprattutto grazie all’evoluzione della propria abilità alla lettura nel desiderio di scrivere, realizzando così il diario della sua vita.
La società controllata dai Robot è prossima alla fine. Modellata su criteri di totale razionalità, indifferente a se stessa, efficiente e regolamentata, deprivata di ogni traccia di emozione e di affetto, essa scopre (per il tramite del protagonista Robot Serie Nove, il Preside Spofforth) la completa inutilità e illogicità della vita umana. In una specie di tacita presa di coscienza collettiva della piatta e grama esistenza offerta dal dominio della ragione, non si può dar torto agli uomini e le donne che praticano il suicidio collettivo, che rinunciano ad una vita che di umano non ha più nulla, nemmeno la speranza, la fiducia nella semplice esistenza di altre possibilità. Solo a Bentley è riservata una simile opportunità; solo Bentley se la concede e se ne appropria con gioia.
Né si può dar torto al Robot, Spofforth, che, impotente di fronte alla propria perfezione intellettiva e alla impossibilità di essere umano che in essa alberga, è preda di un’invidia intollerabile che lo induce a volere di fatto annientare l’umanità, lasciando che languisca in una lenta e inesorabile estinzione. Vittima della parte umana che suo malgrado gli è stata innestata, Spofforth inizia persino a desiderare una donna, ma il suo corpo per il resto anatomicamente perfetto è incapace di accoppiamento. Eppure il Robot riserva delle sorprese, che qui certo non anticiperemo.
I numerosi piani dell’odissea di Bentley sono intimamente connessi l’uno con l’altro.
L’apprendimento della lettura e poi della scrittura, la trasposizione in forma sonora (il suo lavoro all’inizio della narrazione) dei dialoghi scritti dei vecchi film muti (il romanzo trabocca di citazioni), l’attrazione per Mary Lou che gli evoca dapprima una timorosa diffidenza e poi un irrefrenabile desiderio (che si realizza anche attraverso l’insegnamento della lettura a Mary Lou stessa), il soggiorno in carcere e l’incontro con poetici compagni di prigionia (indimenticabile la scena del falò sulla spiaggia), la tenace volontà di sopravvivere alla rassegnazione, a fare della propria solitudine una fase indispensabile ma transitoria verso una rinascita.
Tutto tende ad uno stesso fine, le linee parallele via via convergono verso ciò che avviene nelle ultime pagine, in cui giungono al termine i vari livelli di viaggio.
Le linee si fondono così in una sola, proprio come nella parola scritta che Bentley tanto ama.
In questo romanzo troverete episodi e situazioni che ben pochi saprebbero rendere plausibili: un dialogo commovente fra un uomo e un autobus, una donna sfrontata e volubile ma anche irresistibile (sigh!) che vive accampata nel rettilario di uno zoo, un falò sulla spiaggia intorno a cui si riuniscono i detenuti in un’ora d’aria rubata ai loro sorveglianti, un robot che si spoglia per mostrarci l’irrimediabile deficienza sessuale della sua nudità.
Sorrido, con orgoglioso distacco di lettore di genere, al pensiero che alcuni ritengono la fantascienza un genere minore.

Per chi ne ha voglia, in questo breve estratto audio da me realizzato, il protagonista, Bentley, progetta e realizza la fuga dalla prigione in cui è stato rinchiuso per aver violato la proibizione della lettura dei libri e le leggi sulla privacy.



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sabato 18 dicembre 2010

Altrisogni: è uscito il numero 2.

È uscito da qualche giorno il secondo numero di Altrisogni, e-magazine di narrativa di fantascienza, horror e weird italiana. Si parte con le Notizie, con novità dal panorama editoriale nostrano, riconoscimenti di talenti, nuove pubblicazioni e occasioni per scrittori. La redazione di Altrisogni ha intervistato per questo numero Adriano Barone, sceneggiatore di fumetti e autore del romanzo Il ghigno di Arlecchino, pubblicato da Asengard Edizioni. Poi ancora la prima puntata di un vasto articolo di approfondimento sulle tecniche di scrittura per i racconti fantastici. Completano la rivista le Recensioni di sei volumi di narrativa italiana e le Suggestioni su fonti di ispirazione e strumenti per i nostri autori. La novità del secondo numero di Altrisogni è la nuova procedura per inviare i racconti in visione alla redazione.
In questo secondo numero infine passano da otto a dieci, tutti inediti, i racconti pubblicati. 
Gli autori: Francesca Angelinelli, Valentino G. Colapinto, Matteo Cortini in coppia con Leonardo Moretti, Mirko Dadich, Riccardo Falcetta, Anna Giraldo, Gabriele Lattanzio, Alfredo Mogavero, Maria Adele Popolo e Tanja Sartori. 
La copertina e i disegni interni sono realizzati da Ettore Biondo.
Per l'acquisto, solo 2,88 €, come di consueto, da versare nel portale dell'editore Dbooks, qui.

martedì 14 dicembre 2010

Terre di Confine: è uscito il N. 10.

E' arrivato il Numero 10 del magazine Terre di Confine, avente il duplice tema dell'incubo nucleare e del "ciclo arturiano", ovvero una distopia e un'utopia accostate per l'occasione.
La rivista è disponibile per il libero download nel sito della neonata Associazione Culturale Terre di Confine, più precisamente alla pagina web dell'editoriale di questo nuovo numero, ovvero qui.




Il sommario:
Editoriale Autodistruzione for dummies, di M. De Faveri
Racconto Cadrà dolce la Pioggia di Ray Bradbury
Corto There will come soft rains di C. Donati
Lettura La Strada di C. Donati
Lettura Cronache del Dopobomba di C. Donati
Lettura Addio Babilonia di L. Germano
Lettura Un Cantico per Leibowitz di L. Germano
Lettura Paria dei Cieli di F. Troccoli
Lettura Il Simbolo della Rinascita di D. Mana
Lettura Metro 2033 di L. Germano
Lettura Il Segreto delle Tre Pallottole di C. Donati
Cronaca L’Alba del Nucleare di C. Donati
Scienza Armi Nucleari di C. Donati
Cronaca Chernobyl, Storia di un’Apocalisse di C. Donati
Cinema Testament di Cuccu’ssette
Film TV The Day After — Il Giorno Dopo di C. Donati
Cinema Gli Avventurieri del Pianeta Terra di L. Colombi
Animazione Quando Soffia il Vento di Cuccu’ssette
Lettura Un Americano alla Corte di Re Artù di F. Viegi
Lettura Le Nebbie di Avalon di E. Romanello
Lettura La Grotta di Cristallo di D. Di Bartolo
Lettura L’Ultimo Incantesimo di D. Di Bartolo
Lettura Il Giorno Fatale di C. Del Buono

Lettura Il Re d’Inverno di V. D’Alberto
Film TV Merlino di P. Motta
Cinema Camelot di J. Berardinelli
Cinema Excalibur di Cuccu’ssette
Cinema Il Primo Cavaliere di Cuccu’ssette
Cinema King Arthur di D. Picciuti
Leggende La vera Spada nella Roccia di L. Garlaschelli
Cultura Il Mito Arturiano di C. Crosignani
Musica Tristano e Isotta di G.L. Rossato
Cinema Akira di L. Colombi
Serie TV Conan di D. Mana
Cinema Nausicaä della Valle del Vento di A. Tripodi
Serie TV Ken il Guerriero (1) di S. Baccolini
Serie TV Ken il Guerriero (2) di S. Baccolini
Serie TV La Spada di King Arthur (1) di M. De Faveri
Serie TV La Spada di King Arthur (2) di M. De Faveri

giovedì 9 dicembre 2010

La Trilogia "Timeliner", di Richard C. Meredith.

Avevamo parlato di Richard Carlton Meredith in questo Blog circa due anni fa, colpiti in pari misura dal romanzo “I mercenari del tempo” (At the narrow passage) e dalla sfortunata vita dell’autore, prematuramente scomparso a 42 anni di età, nel momento in cui la sua produzione letteraria stava raggiungendo un apice di successo, e in seguito pressoché dimenticato dal grande pubblico.
“I mercenari del tempo” è in realtà il primo volume di una trilogia (ed è il solo pubblicato anche in italiano), i cui due sequel sono intitolati No Brother, No Friend e Vestiges of Time.
L’intera saga è stata pubblicata in varie edizioni in lingua inglese con l’accattivante titolo The Timeliner Trilogy, di cui mi sono procurato una copia usata in internet, in buone condizioni e ad un prezzo irrisorio.
La storia si basa sull’arcinoto tema degli Universi Paralleli, che in questi romanzi viene però portata ad un livello, per così dire, estremo. La sua originalità risiede quindi non tanto nell’idea di fondo, quanto nella maniera abile e intrigante in cui essa viene sviluppata.
Eric Mathers, il protagonista, vende la sua opera professionale di soldato ad una misteriosa popolazione aliena, i Krith, che gli affidano incarichi di guerra attraverso gli infiniti universi paralleli. Il protagonista si muove quindi fra molteplici “linee” temporali alternative, e così scopre via via tasselli di verità che ignorava, e che accrescono gradualmente il suo disorientamento e l'angoscia di essere strumento di una macchinazione gigantesca, sullo sfondo di una guerra senza quartiere fra misteriosi Krith e una fazione di umanoidi che a questi si oppongono. La maggior parte degli eventi storici che avvengono, e delle guerre che si combattono in tutti i mondi, si configura pertanto come la manifestazione apparente, nell’here and now di ogni singola dimensione parallela, di un conflitto fuori dal Tempo fra questi due gruppi antagonisti di potere, che perseguono ciascuno il proprio scopo occulto.
Il primo romanzo prende avvio in una Linea in cui si combatte una secolare guerra mondiale fra la Gran Bretagna, che ha soffocato nel sangue sia la rivoluzione americana che quella francese, e un moderno Sacro Romano Impero che controlla l’Europa continentale, per poi snodarsi nei sotterranei del quartier generale dell’American Republican Army, ovvero l’esercito clandestino che lotta per l’indipendenza degli Stati Uniti dall’Inghilterra.
Alla fine della storia narrata nel primo libro, il protagonista giunge alla certezza di essere stato vittima di una “grande bugia”, la cui vera natura è destinata a disvelarsi, e non del tutto, solo nei due romanzi successivi. Sullo sfondo delle guerre, combattute nei vari universi talora con armi tecnologicamente avanzate, talaltra con strumenti più rudimentali, si svolge l’immancabile storia d’amore con una donna, Sally, oltre a un cospicuo novero di avventure di Mathers con le donne più belle e sensuali di ciascun mondo visitato (a tal proposito, la facilità con cui queste donne cadono ai suoi piedi risulta alquanto poco credibile, ad esser sinceri, ma non si può non chiudere un occhio su questa debolezza maschile).
Nei due romanzi successivi, gli scenari in cui il protagonista si muove, nel corso della sua rocambolesca e incessante fuga da entrambe le fazioni in lotta, sono completamente differenti da quelli utilizzati nel primo. Nell’insieme, la Trilogia si configura così come un’epopea militaresca, un’Odissea spazio-temporale, che si snoda attraverso mondi dai risvolti imprevedibili. Si passa dalla cupa guerra di trincea del primo romanzo a un’ambientazione dai toni lievemente steampunk nel secondo, fino a una fantascienza di stampo più classico nel terzo libro, nel quale diventano prevalenti il tema del Viaggio nel Tempo e quello, quasi ante-litteram, della clonazione umana (il terzo romanzo risale al 1978).
Sorprende in proposito come alcuni di questi elementi narrativi siano trattati con un’abilità e una disinvoltura che altri autori mostreranno non meno di dieci o venti anni più tardi, con riflessioni, soprattutto sull'argomento clonazione, che anticipano discussioni a carattere etico piuttosto posteriori nel tempo.
Questa miscela di temi così diversi fra loro potrebbe sembrare azzardata, ma in realtà la sapiente capacità dell’autore di districarsi fra mondi differenti e credibili (che cresce in modo tangibile, al pari del livello di scrittura e capacità di affabulazione, dal primo al terzo romanzo), e la coerenza di un io narrante che si impone sui vari mondi senza mai perdere la sua forte identità, la sua ricerca di giustizia e libertà, rappresentano in effetti il punto di forza di una storia che, pur tanto lunga, non cade mai nella ripetizione e nella monotonia (fatte salve alcune digressioni nel corso del secondo e del terzo romanzo, che risultano però presumibilmente utili come raccordi narrativi al primo, per chi non legga i tre libri in un sol blocco).
Il linguaggio è piuttosto sobrio, al punto da risultare comprensibile anche per chi non padroneggi l’inglese in maniera completa, e si fa presto l’abitudine ai termini gergali che l’autore crea per caratterizzare le due fazioni in guerra, come i “Timeliners”, sostenuti dai Krith e i “Paratimers” sostenuti dai loro antagonisti, con i rispettivi corredi di armi e mezzi per muoversi fra i mille mondi.
Una lettura che consiglio ai pochi superstiti amanti della cosiddetta “hard science-fiction”.
Per concludere, vorrei dire con una punta di soddisfazione che nel corso di questi due anni sono riuscito a mettermi in contatto con la moglie dell’autore, Joy, che ha apprezzato la mia creazione delle pagine Wikipedia su di lui, fornendo anche alcune utili informazioni per integrarle.
Ho inoltre appreso che un regista statunitense indipendente, Robert H. Gwinn (sito) , è intenzionato ad acquisire i diritti cinematografici, per girare un film basato sui romanzi di Richard. Mi auguro che questo progetto arrivi presto a vedere la luce (in coda a questo post il primo draft della copertina della sceneggiatura basata sui romanzi).
Prego infine chi ne ha voglia di aderire alla pagina di Facebook su Richard C. Meredith.
Costa solo un click.
O meglio, come scrive l’autore per rappresentare il salto da una “Linea” temporale a una parallela, un semplice “flicker”.



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sabato 4 dicembre 2010

Il Salone del Libro Usato di Milano: domani al via.

Prende il via domani, 5 dicembre, presso il Padiglione 1 di Fieramilano City (via Scarampo angolo viale Teodorico) l’edizione del 2010 del Salone del Libro Usato di Milano, che si chiuderà mercoledì 8.
Il salone è semplicemente un meraviglioso concentrato di bancarelle che offrono di tutto. La fantascienza la fa da padrona, e comunque compare in molte di esse, anche fra i rivenditori non specializzati esclusivamente nel genere.

Fra gli espositori specializzati nella fantascienza, Vi segnaliamo L’angolo di Pedro (al secolo l’amico Roberto Pedretti), alla bancarella numero 34, il Bazaar del Fantastico del mitico Andrea Jarok alla numero 334, la Libreria Yellow Kid dalla 296 alla 304, gli amici delle Edizioni della Vigna, di Arese (MI) alla numero 231, Fantascienza e… altro dell’amico Dario Vaghi alle nn. 235-239, Fantasticando Libri alla bancarella 243, Gialli e Fantascienza alle nn. 318-320, Supergulp alla 363 e FBE edizioni alla bancarella 342.
E chi più ne ha, più ne metta.

Tutte le informazioni nel sito ufficiale della manifestazione.

mercoledì 1 dicembre 2010

DBOOKS.IT, LA VIA PER L’EBOOK CONSAPEVOLE - Produrre e distribuire ebook rispettando l'unicità del formato digitale

COMUNICATO STAMPA

dbooks.it
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20154 Milano (MI)

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www.dbooks.it
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DBOOKS.IT, LA VIA PER L’EBOOK CONSAPEVOLE
Produrre e distribuire ebook rispettando l'unicità del formato digitale


Milano, 18 novembre 2010

“L’ebook è il futuro del libro”: tutti lo dicono, ma quanti addetti ai lavori lo pensano davvero? Soprattutto, quanti si stanno attrezzando davvero per sostenere i cambiamenti che questa profezia comporterà concretizzandosi?

Le grandi realtà della carta stampata hanno cominciato una lenta e cauta esplorazione del nuovo settore, ma su di loro grava l‘enorme peso di una sovrastruttura e di un modello economico che, sebbene in crisi conclamata, non possono abbandonare in tempi brevi: difficile immaginare che siano loro a spingere alla migrazione digitale in modo deciso e risoluto.

Eppure, per chi si sforza di seguire lo sviluppo dei nuovi scenari che la rivoluzione tecnologica continua a proporre, l’avvento del libro digitale era da tempo largamente annunciato, così come apparivano già evidenti le opportunità e le sfide che avrebbe comportato.

È dalle conclusioni tratte da tale considerazione che, all’inizio del 2009, è nato il progetto dbooks.it, un portale tutto italiano attivo già da alcuni mesi, progettato per raccogliere, produrre e distribuire i libri digitali nelle forme e nelle modalità permesse dalle nuove tecnologie.

L’obiettivo dichiarato di dbooks.it è dunque quello di rappresentare un punto di riferimento in quella che sarà la rivoluzione elettronica dell’editoria. Il portale, infatti, si propone non solo come nuova vetrina di vendita e produzione di ebook per gli editori italiani e stranieri, ma anche come biblioteca di contenuti e al contempo spazio di prova per i futuri scrittori.
Dbooks.it non nasce come tentativo da parte di velleitari amatori di cavalcare un’onda intravista un po‘ prima degli altri, ma da una scelta ponderata e consapevole di un gruppo di professionisti che vantano un retroterra professionale “classico”, derivato da una lunga militanza all’interno dell’editoria tradizionale.

Quello che dbooks.it intende offrire a partner e clienti è:

•    Una produzione editoriale professionale e rispettosa dei parametri richiesti per la costruzione di prodotti di qualità oggettiva
dbooks.it sfrutta l’agilità dei nuovi formati per proporre nuovi autori all’attenzione dei lettori, allo stesso tempo mantenendo alti i parametri di selezione all’origine e costruendo un prodotto di qualità editoriale che non sia meno che professionale. Per questo, ricorre a editor, artisti e illustratori – esordienti e già affermati – per proporre tutto il valore aggiunto che un editore deve essere in grado di conferire ai propri libri.

•    La capacità di presentare un contenuto editoriale in un formato diverso da quello abituale
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dbooks.it non si limita a proporre una semplice versione digitale di un testo, ma la contestualizza in funzione del contenuto, sfruttando tutto quello che il nuovo formato ha da offrire per rendere i suoi contenuti più interessanti e il suo impatto più efficace: formati differenti, multimedialità, ipertesti. Le prospettive di crescita dell’ebook sono le stesse che dbooks.it intende esplorare e sfruttare al meglio.

•    Un approccio promozionale specifico
Per ogni libro prodotto, dbooks.it è in grado di strutturare un piano di comunicazione specifico, in grado di raggiungere il pubblico potenziale. Tale opportunità si realizza soprattutto attraverso Internet, dal momento che la pubblicità di prodotti librari su carta si è spesso rivelata autoreferenziale e poco efficace se non riguarda i pochi titoli di grande richiamo. Grazie a una rete di collaborazioni con le autorevoli voci del web, dbooks.it ha la possibilità di comunicare in maniera efficace le proprie iniziative, per ciascuna delle quali propone un piano promozionale mirato. È quanto il Web permette a chi non si accontenta dell’inerzia proposta dalla semplice pagina pubblicitaria.

•    Un canale di distribuzione efficace e immediato, con condizioni di vendita adeguate al nuovo scenario
Dbooks.it  commercializza non solo i propri libri, ma si propone anche come vetrina di vendita e di promozione per ebook prodotti da editori italiani e stranieri. Il suo sistema e-commerce è reso sicuro e affidabile dalla partnership con Banca Sella e permette di acquistare i titoli disponibili e scaricarli direttamente nel computer o dispositivo portatile. I prodotti editoriali utilizzano le piattaforme più comuni e diffuse, così da permettere la massima fruibilità da parte di tutti. I formati adottati sono il PDF, leggibile direttamente sui computer, quello ePub, utilizzato dalla maggior parte dei dispositivi portatili, compresi iPod, iPhone e iPad di Apple, e il Mobi Pocket promosso da Amazon. Gli ebook avranno un costo pari circa a un terzo del prezzo di copertina medio dei libri cartacei e saranno, laddove richiesto dagli editori partner, dotati dei sistemi di protezione (DRM), mentre le proposte nate da dbooks.it saranno prive di sistemi di protezione invasivi.

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ARRIVA ALTRISOGNI, e-magazine di narrativa fantastica

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ARRIVA ALTRISOGNI,
e-magazine di narrativa fantastica



Milano, 12 novembre 2010

Altrisogni è una rivista digitale aperiodica di narrativa. Nelle sue pagine il lettore di fantascienza, horror e weird troverà notizie, articoli e racconti. Il magazine corre infatti su due binari paralleli: servizi giornalistici e narrativa inedita. Economicamente vantaggiosa, assolutamente ecologica e dichiaratamente innovativa, Altrisogni si scarica tramite Internet e si legge su telefonino, lettore di ebook e computer.

Altrisogni: il magazine digitale
Pubblicata dall’editore e distributore milanese dbooks.it (www.dbooks.it), Altrisogni è un magazine calibrato per un pubblico di scrittori e confezionato per avidi lettori. Nelle sue pagine trovano spazio articoli di servizio per chi ama la narrativa di genere, interviste con autori, notizie e recensioni. La rivista ha un occhio di riguardo per i lettori con una spiccata vena creativa e per gli scrittori collaudati, ospita infatti la rubrica Suggestioni, costituita da articoli agili e veloci che trattano di spunti, fonti di ispirazione e risorse per scrivere storie avvincenti e documentate.

Elemento forte di Altrisogni è il suo comparto narrativo: la rivista è infatti una vetrina per gli scrittori italiani, esordienti o affermati, che vogliano cimentarsi con storie dell’orrore, di fantascienza o del bizzarro. Ogni numero ospita racconti di diverse dimensioni, tutti caratterizzati da una forte componente fantastica. Vetrina per l’esordiente che muove i primi passi, Altrisogni è anche una piattaforma a larghissima diffusione, dove l’autore già conosciuto può veicolare componimenti meno “commerciali”, come appunto i racconti. Grazie alla sua presenza in Internet non esiste luogo sulla faccia del pianeta che non possa essere raggiunto da Altrisogni: un primato ineguagliato e irraggiungibile dalla stampa “tradizionale”.

Anche come “giornale”, Altrisogni è altamente innovativa. Essendo un magazine digitale, non è realizzata su carta, bensì nei formati PDF, ePub e Mobi. Grazie a questa scelta, Altrisogni viene acquistata tramite internet e quindi “scaricata” su computer (PC, portatile, tablet come l’iPad) oppure su telefoni cellulari di nuova generazione (l’iPhone e i suoi simili). In un’epoca che vede il debutto e lo sviluppo vertiginoso dell’ebook come strumento di lettura, Altrisogni non poteva che essere pronta a cogliere anche questa occasione: la rivista è infatti fruibile anche da chi possiede un ebook reader.

Per ogni numero della rivista è prevista la possibilità di scaricare un’anteprima gratuita (per il primo numero è di 20 pagine) dal sito dell’editore. L’anteprima è costituita da un estratto della rivista, comprendente racconti e articoli, ed è scaricabile qui:
http://www.dbooks.it/libreria/download/68/54.html?file_id=68&product_id=54


Il primo numero
Venerdì 17 settembre 2010 è la data che ha visto la pubblicazione del primo numero di Altrisogni. Costituito da ben 86 pagine in formato PDF, il magazine di dbooks.it è arricchito dalla splendida copertina dell’illustratore Antonio Dessì. Al suo interno sono presenti uno speciale sulle case editrici italiane di genere che pubblicano autori esordienti e un’intervista a uno scrittore che esordiente non lo è più: Alberto Cola, vincitore del Premio Urania 2009. Pilastro portante di questo numero sono i racconti scritti da affermati autori di genere ed esordienti di talento: ben otto racconti, firmati da Francesca Angelinelli, Luca Ducceschi, Simona Gervasone, Alfredo Mogavero, Massimiliano Monti, Corrado Sobrero, Francesco Troccoli e Fabrizio Valenza. Il primo numero è un colosso da 86 pagine, venduto a soli 2,88 euro.

Qualità professionale
Lo staff redazionale di Altrisogni è costituito da professionisti dell’editoria con svariati anni di presenza nelle redazioni informatiche e tecnologiche italiane. La grafica del giornale è moderna e fresca, concepita per offrire il meglio a lettori esigenti e amanti del testo, senza pregiudicare un aspetto snello e dinamico. La qualità del comparto narrativo è garantita dalla collaborazione di editor, scrittori e profondi conoscitori dei generi trattati. Anche per la promozione, Altrisogni si è avvalsa di professionisti del settore video, grazie ai quali è stato prodotto un evocativo trailer/spot, visibile qui:  http://www.youtube.com/watch?v=1AATFiUrfio

Spazio al talento

Altrisogni non è una rivista irraggiungibile per i lettori, al contrario, è altamente interattiva e collaborativa: la redazione è costantemente alla ricerca di nuovi talenti della scrittura e dell’illustrazione. Le sue porte sono aperte ad autori dei generi horror, sci-fi e weird, come anche a disegnatori e illustratori. È possibile mettersi in contatto con la redazione inviando un’email all’indirizzo altrisogni@dbooks.it


Informazioni tecniche:
Altrisogni n.01 – magazine digitale di horror, sci-fi e weird

Pubblicata da:  dbooks.it – www.dbooks.it
Canale di distribuzione: download
Pagine: 86
Prezzo: 2,88 euro
Formati disponibili: PDF, ePub e Mobi



Per maggiori informazioni:
Le cartelle stampa possono essere richieste all’indirizzo: info@dbooks.it

Contatti:
Christian Antonini e Vito di Domenico - Coordinatori editoriali: altrisogni@dbooks.it