lunedì 30 agosto 2010

"Insekta" su IF - Insolito Fantastico n. 5

Uscirà in ottobre il Numero 5 della rivista IF – Insolito Fantastico, di cui avevamo parlato, poco più di un anno fa, salutando il lancio della nuova testata e dandole il benvenuto, qui.
Vi ha trovato ospitalità anche il mio racconto di fantascienza “Insekta”.
È per me una emozione intensa apprendere questa notizia a due anni esatti di distanza dalla stesura di questo racconto, la cui ispirazione si trova in fatti di cui proprio in questi giorni sto ripercorrendo lo svolgersi, nella memoria e non solo.
Copio dal Blog ufficiale della rivista: “Dopo il successo della serie cinematografica tratta dai romanzi di Stephanie Meyer, era più che mai necessario analizzare l'argomento. In questo numero ne parlano Giuseppe Panella, Gianfranco de Turris, Errico Passaro, Antonio Daniele, Gian Filippo Pizzo e Carlo Menzinger. Carlo Bordoni introduce il nuovissimo romanzo "Tecniche di resurrezione" di Gianfranco Manfredi, intervistato da Walter Catalano. Daniela Bolognini passa in rassegna la letteratura per ragazzi dedicata ai vampiri. Inoltre Riccardo Gramantieri e lo stesso Bordoni analizzano l'opera di Brian Lumley, lo scrittore inglese, creatore della saga del Necroscopo. E poi ancora saggi, racconti e recensioni di Maria Parrino, Elena Romanello, Renzo Montagnoli, Salvatore Proietti, Claudio Asciuti, Renato Pestriniero, Andrea Coco, Pablo Dobrinin, Gianandrea de Antonellis e Francesco Troccoli. Un numero da non perdere!

venerdì 27 agosto 2010

Audio-racconto: Il misterioso diario del giovane Piotr

Ho deciso di realizzare una versione audio di un mio racconto non disponibile in formato testuale in questo blog. Si tratta de "Il misterioso diario del giovane Piotr", pubblicato nella raccolta di AA.VV. dal titolo "Onda d'Abisso" (Ed. Orecchio di Van Gogh, a cura di Alessandro Morbidelli) della quale abbiamo già parlato in varie occasioni.
Inizialmente ero parecchio scettico sulla possibilità di leggere e interpretare un mio racconto, ma è passato del tempo da quando l'ho scritto (appositamente per quest'antologia) ed evidentemente me ne sono "separato" a sufficienza da tentare di esplorarne personalmente aspetti che ho scoperto solo leggendolo ad alta voce, provandolo, riprovandolo e associandolo ad una colonna sonora in cui compaiono artisti eccezionali.
La scelta delle musiche non è stata affatto facile, ma è mia opinione che il risultato abbia ben ripagato il tempo speso.
Inutile dire che chi vorrà ascoltare ed esprimere qualunque opinione o critica mi riempirà di gioia.
Il filmato è visualizzabile qui sotto, o accedendo direttamente al portale Vimeo tramite i link successivi al video.
Vi consiglio, in ambo i casi, di lasciare che il Vostro PC scarichi completamente il file prima di iniziare la visione (ovvero attendete che la barra orizzontale su cui si muove il cursore, subito sotto l'immagine, diventi tutta grigio scuro).
Alla fine del brano troverete una dedica particolare. Buon ascolto.


Il misterioso diario del giovane Piotr from Francesco Troccoli on Vimeo.

mercoledì 25 agosto 2010

I sogni? Non bastano mai.

Una nuova rivista digitale, Altrisogni - rivista digitale di weird, horror e SF è in dirittura d’arrivo.
Il numero 1 è attualmente nella fase finale della preparazione (l’uscita è prevista entro la metà del mese di settembre), e la redazione ne ha anticipato il contenuto. In ciascun numero, oltre a un articolo generico e ad un'intervista, grande spazio verrà dato alla fiction. Nel numero 1 vi saranno ben 5 racconti brevi e 3 lunghi. Per la maggior parte si tratterà di racconti di fantascienza ma saranno rappresentati anche l'horror e il weird.
Seguono titoli e autori, fra i quali sono felice di essere presente con un mio breve racconto inedito dal titolo “Nude mani”.

Racconti brevi
Il primo risveglio, di Corrado Sobrero
Uomo nuovo, di Simona Gervasone
Doppio gioco, di Francesca Angelinelli
Memoria di merorie, di Massimilliano Monti
Nude mani, di Francesco Troccoli

Racconti lunghi
Il traditore, di Alfredo Mogavero
Il pifferaio di Hameln, di Fabrizio Valenza
A casa di Lucia, di Luca Ducceschi

La rivista sarà scaricabile in formato PDF ed ePub, in modo che sia disponibile a fruitori via PC, portatili, smartphone e lettori di ebook. Per queste ultime due categorie (che non possono usufruire pienamente dei risvolti grafici di una rivista tradizionale) saranno presentati uno o due degli articoli previsti e tutti i racconti, ovvero gli elementi maggiormente "testuali".
Altrisogni potrà essere acquistata e quindi scaricata attraverso il sito del portale DBooks (http://www.dbooks.it/).
Con l’occasione, i migliori auguri alla nascitura testata!

domenica 1 agosto 2010

Marina.

Sentire il desiderio di scrivere, dopo aver voltato l’ultima pagina di Marina, è un po’ come aver ancora voglia di far l’amore, dopo una notte con una donna che se ne è andata per la sua strada.
A questo punto, come in una recensione che si rispetti, bisognerebbe specificare che il romanzo, come scrive Carlos Ruiz Zafon nella prefazione, fu concepito come storia “per ragazzi” e quindi pubblicato la prima volta nel 1999, ben prima dei due capolavori più noti (L’Ombra del vento e Il gioco dell'angelo), e che solo ora è stato liberato dai vincoli che lo assoggettavano in toto a un precedente editore.
Non ci dilungheremo oltre su questi aspetti tutto sommato poco rilevanti, se non per un dettaglio, ovvero l’idea che si tratti di un “romanzo per ragazzi”. Una definizione che, ben lungi dall’essere il limite di questo libro, ne nasconde in realtà il punto di massima forza.
Marina è un romanzo fantastico, e in questo senso non può non collocarsi nella consueta atmosfera gotica che inumidisce il colletto del lettore usando tanto la nebbia di Barcellona quanto il sudore delle potenti emozioni vissute dai protagonisti, dal gelido terrore fino alla calda infatuazione per una donna dolce e misteriosa, attraversando con disinvoltura maestra tutti gli strati dell’umana sensibilità.
Ma in realtà, questo romanzo è prima di tutto una straziante, dolorosa, intensa, e travolgente storia d’amore.
Vissuta con immensa solitudine, e raccontata con la forza dell’io narrante che ritroveremo ne Il Gioco dell’Angelo. In effetti, si comprende subito che fra le pagine di Marina vari elementi del romanzo successivo hanno la loro più autentica origine.
Mi riferisco soprattutto alla caratterizzazione (perché di questo a tutti gli effetti si tratta) della “casa”.
La grande villa aristocratica barcellonese (abbandonata misteriosamente e quindi riattata dal protagonista ne Il Gioco, trascurata invece per la povertà dei proprietari caduti in disgrazia in Marina) è l’epicentro dell’intera vicenda; la scoperta del palazzo avvolto da un tenebroso giardino che nasconde oscuri segni di vita è l’incipit di un viaggio di esplorazione, che porterà a scoperte imprevedibili e spaventose. La casa che sopravvive alle generazioni, che invecchia ma non muore, che osserva il mondo mutare e con esso muta, che vive delle emozioni dei suoi abitanti e recita la parte inquieta e prepotente di un personaggio muto ma tutt’altro che silenzioso.
È infatti nella casa che Oscar, il protagonista “ragazzo”, si imbatte dapprima in German, un uomo dalle maniere antiche, perfetta espressione della decadenza della sua dimora, e dotato di un fascino che conquista il giovane; e poi, nella figlia di questi, Marina, che lo strappa all’improvviso dalla quotidianità per trascinarlo ad osservare la strana scena che si svolge nel vecchio cimitero di Sarrià, dove un’anziana signora si reca regolarmente. Da qui parte una complessa investigazione nel corso della quale, con tempi invidiabili dal miglior teatro, faranno la loro comparsa fantasmi del passato della città, pupazzi mostruosi, giornate di pioggia, e notti di sogni inquieti. Una storia presente, e un’altra passata che si sviluppa al suo interno, che vi terranno ben desti fino ai rispettivi e sovrapposti epiloghi.
Con la sua ormai ben nota e straordinaria capacità (di cui la massima espressione è L’Ombra del Vento) di tessere svariate trame parallele e trasversali, e di metter in bocca ai suoi protagonisti decine di versioni diverse dello stesso fatto, tutte egualmente plausibili, costringendo il lettore a ricominciare ogni volta daccapo nella ricostruzione degli eventi, e schiaffeggiandolo con colpi di scena a non finire, il livello di attenzione si mantiene costantemente sulla soglia fra sorpresa e brivido.
Le lettere si sciolgono, la carta scompare fra le dita, le parole si fondono in puro movimento, immagini di vita interiore.
Ma a colpirvi con la forza di un liquido bollente che risale dal basso ventre al cuore, fino a far esplodere un cervello ormai fuori uso, conducendovi a bagnare fazzoletti e singhiozzare come bimbi, sarà l’amore di un ragazzo per una ragazza, e tutto quel che ne conseguirà.
E questo è precisamente il tratto distintivo di Marina. Ciò che rende questo romanzo diverso dagli altri, e che a un tempo ne fa la madre delle donne di tutte le altre storie di Zafon.
L’immagine di donna di un ragazzo appena adolescente. Graffiante, morbida e fatale.
Un romanzo che obbliga ad essere ragazzi. Che aiuta a ritrovarsi, a ricostruire, ad essere. Perché dipinge il sogno vissuto di un Primo Amore che segna in modo indelebile un’identità maschile, al momento della “visione dell’essere umano diverso”. Un amore che fa il passaggio all’essere uomo, senza delusione, fino in profondità. Fino alla creazione di un ricordo che è ben più di una figura umana collocata nel passato, ed è fantasia pura, “capacità di immaginare”, libertà di essere in rapporto con la parte migliore del mondo. Nel presente e nel futuro.
Alla ricerca dell’Oscar Drai che è in ognuno di noi.


P.S.
Con grande piacere segnalo in quest'occasione un eccellente sito: http://zafon.splinder.com/ che trovo particolarmente in sintonia con le immagini dell’autore, e che ho incontrato causalmente durante la ricerca di quest'oggi. Mi ci sono perso…