sabato 17 gennaio 2009

Festival della Scienza, Auditorium Roma 15-18 gennaio - Giorno 1


La scienza è una delle due metà che formano la fantascienza; è vero per le parole, è vero nei fatti.
Si è aperto giovedì 15 gennaio a Roma il Festival della Scienza, dedicato quest’anno all’Universo. Ho assistito alla sessione delle 18.00, nella quale sono stati ricordati due grandi studiosi dell’Universo, Galileo Galilei (da parte di Enrico Bellone, fisico e ordinario di Storia della Scienza) e Albert Einstein (da parte di David Kaiser, USA, anch’egli fisico e storico della scienza), entrambi perseguitati dal potere politico del loro tempo. Mi è piaciuta l’osservazione del Prof. Bellone sulla profonda attualità della vicenda processuale di Galileo, con esplicito riferimento alle responsabilità attuali della Chiesa nei freni posti al progresso scientifico, essendo il Vaticano distante non più di sei chilometri dalla gremita Sala Petrassi dell'Auditorium della Musica di Roma, sede dell’incontro. Quest'anno cade il quattrocentesimo anniversario delle prime osservazioni compiute con il cannocchiale ad appena 8 ingrandimenti. Albert Einstein invece fu notoriamente perseguitato dai nazisti, i quali cercarono di screditare la teoria della relatività generale (fino al divieto del suo insegnamento nel 1933 in Germania) rallentandone la diffusione; ma non è forse altrettanto noto che che successivamente alla fine della seconda guerra mondiale fu sorvegliato e perseguitato dall’FBI statunitense per via della sua propensione pacifista, socialista e anti-maccartista (consigliata la lettura in merito di The Einstein File di F. Jerome). Sapevate poi che durante la I Guerra Mondiale la diffusione della teoria della Relatività Generale in Gran Bretagna avvenne grazie a Arthur Eddington, astrofisico, obiettore di coscienza (in quanto quacchero) e quindi “forzato” alla ricerca scientifica come Servizio Sostitutivo a quello Militare? (Ebbene sì, lì esisteva già allora). Lo scienziato inglese intratteneva infatti una fitta corrispondenza scientifica con Einstein consentita dal fatto che questi si recava spesso in Olanda, stato neutrale, da dove era in grado di comunicare con lui.
Una materia davvero affascinante, la storia della scienza.
Successivamente ho potuto assistere a una parte della coinvolgente presentazione del progetto Virtual Telescope nato nel settembre del 2006 da un’idea di Gianluca Masi, astrofisico e (grande e chiarissimo) comunicatore scientifico. Un uomo innamorato del suo lavoro. Il progetto consiste essenzialmente in un telescopio a controllo remoto, utilizzabile via Internet da ricercatori, curiosi e studenti.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto interessante, grazie Francè per la tua recensione. :)