Parliamo oggi di una (relativamente) nuova realtà editoriale. Si tratta di Castello Volante, che, come ci rivela il sito web, è "uno spin-off di Mur, un piccolo editore che si occupa di editoria crossmediale. Castello Volante nasce nel novembre 2010 come editore di eBook puro, orientato particolarmente verso il free-reading", nei cui titoli si nota "una particolare cura della veste grafica e un’attenta riedizione nel formato ePub, lo standard più diffuso che offre la maggior compatibilità attualmente disponibile verso gli eReader."
La scelta di dedicarsi anche alla fantascienza fra i generi su cui questo editore punta non può che rallegrarci, oltre a rappresentare l'occasione per segnalare la raccolta dal titolo Lezioni sul domani, a firma di Elena Di Fazio e Giulia Abbate. Si tratta di un'antologia di dodici racconti di fantascienza (alcuni inediti, altri già apparsi in precedenza) scritti dalle due autrici, delle quali apprezzammo molto il racconto I tempi cambiano, nonna! pubblicato in una raccolta derivante dal trofeo RiLL e fortunatamente presente anche in questo e-book. Sono due in realtà i racconti scritti a quattro mani, essendo invece gli altri delle singole rispettive autrici.
Questa è la sinossi del volume, che vi darà inoltre la possibilità, nella parte bassa della pagina, di scaricare gratuitamente una versione parziale dell'opera, la cui edizione integrale costa appena 4,70 €.
Leggiamo insieme l'inizio della prefazione, che ci rammenta come la fantascienza al femminile sia una realtà molto più concreta (nel presente e nel passato) di quanto non si immagini, il che, a onor del vero, non ha mai stupito chi vi scrive, convinto che sia soprattutto nel genere fantastico che le donne non possono non mostrare di possedere una marcia in più.
"La fantascienza è spesso considerata qualcosa di prevalentemente maschile, sia dal punto di vista degli autori sia da quello dei consumatori. Eppure non è affatto così. Esiste una lunga e ricca tradizione di fantascienza scritta da donne, soprattutto dagli anni Sessanta in poi. Anche precedentemente esistevano autrici femminili prolifiche, ma venivano spesso pubblicate con nomi maschili per ragioni di pubblico e di marketing, soprattutto in Italia, ma non solo. Per fare qualche nome, negli USA Alice Sheldon si firmava James Tiptree, Gertrude Barrows Bennet usava lo pseudonimo di Francis Stevens e Diane Detzler quello di Adam Lukens. In Italia Laura Pallavicini era Lorraine Parr, Nora de Siebert si nascondeva dietro il nome di Norman McKennedy, Vera Cagnoli si celava sotto quello di John Sigma, usato anche da Ubaldo Tambini, a dire il vero..."
Che altro dire, se non augurare a tutti buona lettura?
Che altro dire, se non augurare a tutti buona lettura?
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