
Per inciso, Francesca Garello, ben nota ai frequentatori di questo blog, è anche la co-autrice (con Andrea Angiolino) di "Né più mai toccherò le sacre sponde", uno degli otto racconti che compongono la raccolta "Crisis" lanciata in questi giorni.
Chi vi scrive ha già in mano la copia del libro pronta per l'autografo, comprata in quel di Torino durante lo scorso Salone dalle mani dell'editore in persona, Aldo Putignano (Homo Scrivens). L'editore sarà presente, come pure il Premio Urania 1997 Massimo Mongai.
IL LIBRO
Si può prendere un virus dal proprio computer? Chiedere di essere
ammesso a una congrega di streghe essendo un uomo? Usare la macchina del
tempo per fare le ricerche di scuola senza stravolgere i libri di
storia? Essere una fata senza avere un fisico da ballerina?
Sono solo alcune delle domande esistenziali alla quali l’autrice risponde attraverso il duplice canale del fantastico e dell’umorismo, sfatando tre luoghi comuni in un sol colpo. Il primo: che la letteratura fantastica rappresenti una fuga dalla realtà. Secondo: che temi “seri” debbano per forza essere trattati con toni dark e opprimenti. Terzo: che le donne non siano portate per il fantastico.
FRANCESCA GARELLO
nata a Venezia, vive a Roma, dove lavora come archivista storica. È
autrice di racconti fantastici, premiati in diversi concorsi nazionali, e
giochi. Appartiene al collettivo della Carboneria Letteraria, e ha
partecipato all’Enciclopedia degli scrittori inesistenti (Homo Scrivens,
2012). In campo ludico ha scritto moduli per giochi di ruolo
fantastorici, libri-game, giochi didattici e il sourcebook fantahorror
di ispirazione lovecraftiana Project Octopia (Wildboar Edizioni, 2011).
Cura la rubrica su libri e gioco per la rivista Il Furore dei libri.Sono solo alcune delle domande esistenziali alla quali l’autrice risponde attraverso il duplice canale del fantastico e dell’umorismo, sfatando tre luoghi comuni in un sol colpo. Il primo: che la letteratura fantastica rappresenti una fuga dalla realtà. Secondo: che temi “seri” debbano per forza essere trattati con toni dark e opprimenti. Terzo: che le donne non siano portate per il fantastico.
FRANCESCA GARELLO