sabato 25 febbraio 2012

Tutto (o quasi) il catalogo di Edizioni XII in eBook!

Edizioni XII pubblica l'intero catalogo delle proprie collane Eclissi e Mezzanotte in edizione integrale digitale, in due formati: ePub e Mobipocket.



Dal 14 febbraio è già disponibile Diario Pulp, di Strumm, a cui faranno via via seguito i titoli pubblicati successivamente.

Una fusione incredibile di noir e pulp che vi porterà su e giù per le vie della capitale fra sparatorie in centro città, regolamenti di conti, gambe mozzate e sette sataniche in periferia. Un solo consiglio: non ridete di Duffy Duck. Potrebbe costarvi molto caro. 

L’eBook, realizzato da eBookAndBook e disponibile, tra gli altri, tramite il comodissimo store online di Simplicissimus Book Farm, è stato realizzato per rendere più fedelmente possibile la lettura della versione cartacea, senza dimenticare di valorizzare gli aspetti propri del formato digitale. In vendita a soli 3.90 €, lo trovate sia nel formato ePub che in versione MobiPocket per il Kindle.
Come per le precedenti, la versione digitale dei nostri libri è - e sarà - "DRM-free", ovvero libera da qualsiasi vincolo. Solo un watermark, versione odierna degli Ex libris, viene posto automaticamente all’interno della pubblicazione. 
Per ulteriori informazioni si veda l'annuncio ufficiale sul sito di Edizioni XII.

martedì 21 febbraio 2012

Scritture Aliene, il Numero 5.

Con lieve ritardo diamo notizia della nuova uscita (la Numero 5) nella collana diretta da Vito Introna, mentre già la successiva si approssima.


Ecco di cosa si parla in questo numero.
L’Androide Alice salverà i suoi amici mutanti dall’avidità distruttrice del suo imperatore? Una nuova razza di ominidi malaticci e telepatici soppianterà l’homo sapiens? Uomini regrediti e decrepiti vampiri collaboreranno nella resistenza all’invasore alieno? Cosa si rischia nel giocarsi l’anima a scacchi, se dall’altra parte del tavolo siede Satana in persona? Robot impazziti e sanguinari spazzeranno via ogni forma di vita terrestre? Se un enorme automa s’innamorasse di una bambina umana, chi mai potrebbe fargli cambiare idea? Il terribile Totka annuncia telepaticamente l’invasione della Terra. Sarà vero?

Curatore: Vito Introna
Copertina: Alexia Bianchini
Autori: Stefano Sacchini, Elvira Scarpello, Daniela Barisone, Francesco Troccoli, Alexia Bianchini, Nazareno Barra, Sandro Battisti

domenica 19 febbraio 2012

"Lazarus", di A. Cola

Nell’intervista che ci concesse qualche tempo fa, poco dopo la vittoria del Premio Urania 2009, a proposito del tema della “falsa immortalità” che attraversa il suo romanzo Lazarus e su cui gli chiedevamo un chiarimento, Alberto Cola affermò:
"(è) l’immortalità che gli uomini cercano attraverso l’effimero, l’inutile, l’artefatto. E da questo punto di vista invece l’irruzione di Mishima in una società futura dove ciò è portato all’estremo, rappresenta una contraddizione all’ennesima potenza. Tra coloro che cercano il modo per perpetrare la propria vita e resistere al tempo, l’unico dotato di una reale immortalità è colui che ha scientemente cercato la morte."




Nel romanzo vincitore dell'Urania 2009, Yukio Mishima, patriota e intellettuale nipponico suicidatosi nel 1970, è stato riportato alla luce ed è sfuggito al potente Hitasura, l’industriale che finanzia il progetto ("Lazarus", appunto) di rigenesi. Il mistico Gabriel (per metà giapponese e per metà “gaijin”) è stato incaricato di ritrovarlo e portarlo indietro. Il valore del redivivo Mishima si lega al suo possibile ruolo nello scontro politico del futuro. Gabriel rintraccia il rigenerato fin dai primi capitoli del romanzo, ma è in realtà animato dal segreto scopo di assecondare la sua fuga verso il ritorno nel mondo dei morti, il solo che, appunto, possa conferire “l’immortalità”.
Sullo sfondo cupo e buio di un Giappone che deriva da una sapiente miscela fra una ragguardevole conoscenza della sua cultura da parte dell’autore e una visione futura in cui il principio storico dell’isolamento si è visceralmente diffuso all’interno dell’arcipelago stesso (Tokyo è separata dal resto del paese da possenti fortificazioni, al di fuori delle quali non si sa bene cosa aspettarsi), si muovono personaggi che contemplano il rossore dei tramonti e i rari momenti di luce con la sensibilità di una non vedente (la bella Miko), che nel buio cercano una luce interna da cui devono però difendersi (il "poliziotto del pensiero" Hasuwara, nemico giurato del protagonista sin dall’infanzia), o che infine sono disposti a cedere a un gruppo di fuggiaschi tutto ciò che è rimasto loro, pur di tornare a sentirsi vivi (il proprietario del cinema abbandonato nel paesino fuori Tokyo).
Si è detto da più parti che la vicenda narrata in Lazarus ruoti intorno al “resuscitato”, Yukio Mishima. Se da un lato ciò è indubbiamente ineccepibile dal punto di vista formale, dall’altro a noi sembra invece che quella che viene tratteggiata in questo romanzo sia la ben più appassionante storia del protagonista di fantasia, il mistico Gabriel.
“Diverso” sin dall'infanzia vissuta in una delle culture da sempre più monolitiche del pianeta (sua madre è australiana), “diverso” dalla maggioranza degli altri esseri umani per via delle straordinarie capacità della sua mente (la "Pulsazione"), “diverso” in ultima analisi e forse di conseguenza, dalla collettività rassegnata a un’esistenza i cui percorsi sono stati stabiliti da altri, Gabriel/Cola ci racconta la sua storia dal punto di vista privilegiato di chi al tempo stesso si muove con il corpo (quello di guerriero e di giapponese) all’interno della realtà in cui si trova ma osserva con la mente (quella di mistico e di gaijin) la stessa realtà dal di fuori. Gabriel si muove in quella zona di confine fra luce e buio dove ogni dettaglio assume sfumature, contorni e colori diversi. È precisamente in questo modo che la sua diversità, da apparente punto debole, diventa in realtà la leva di incredibile potenza sulla quale poggia e si dipana la vicenda, che assume da subito la forma suadente di una ribellione "intelligente" e silenziosa. Non è certo nell’azione fisica che si troveranno i maggiori pregi di Lazarus, bensì in quella interiore.
Ed è dunque così che, in ultima analisi, la diversità di Gabriel, da semplice dato di fatto assoluto e incontrovertibile, diventa identità, si fa scelta consapevole e strumento di ribellione immediata, priva della necessità di progettare se stessa, epidermica. Solo in questo modo la sconfitta di una civiltà trova il suo riscatto, nella vittoria del singolo individuo.
Essere disposti a identificarsi nella rivolta sussurrata e nascosta di questo personaggio è probabilmente la sfida di questo romanzo, se si intende apprezzarlo nel modo in cui è lecito sospettare che l’autore ne abbia vissuto (consciamente? Forse no) la genesi. Chiunque abbia in sé un barlume di quel sano spirito di opposizione alla violenza di qualsiasi ordine precostituito non potrà che subire questa sorte. Agli altri, non possiamo che consigliare di ritrovarlo. Dentro di sé. E non è escluso che Lazarus, grazie anche a una prosa ricca, disinvolta e a tratti poetica, possa aiutarli in tal senso.
Poiché Lazarus ha anche il pregevole dono della sintesi, il volume 1565 della collana Urania si arricchisce di due racconti dello stesso Cola, ovvero il poetico La porta di nuvole e il divertentissimo R.F.C., due storie del tutto diverse dalla vicenda del romanzo, a dimostrazione, come se fosse necessario, della versatilità dell’autore, e infine l’originalissimo L’Imbianchino di Anime, a firma di Daniela Piegai, racconto dolcissimo e delicato, il cui finale, mi sia concesso, lascia un sapore troppo amaro dopo tanta bellezza.
Ma è il limite del sottoscritto.

P.S. si parlerà di Lazarus il 22 febbraio qui.

venerdì 17 febbraio 2012

Castello Volante presenta "Lezioni sul domani".

Parliamo oggi di una (relativamente) nuova realtà editoriale. Si tratta di Castello Volante, che, come ci rivela il sito web, è "uno spin-off di Mur, un piccolo editore che si occupa di editoria crossmediale. Castello Volante  nasce nel novembre 2010 come editore di eBook puro, orientato particolarmente verso il free-reading", nei cui titoli si nota "una particolare cura della veste grafica e un’attenta riedizione nel formato ePub, lo standard più diffuso che offre la maggior compatibilità attualmente disponibile verso gli eReader." 
La scelta di dedicarsi anche alla fantascienza fra i generi su cui questo editore punta non può che rallegrarci, oltre a rappresentare l'occasione per segnalare la raccolta dal titolo Lezioni sul domani, a firma di Elena Di Fazio e Giulia Abbate. Si tratta di un'antologia di dodici racconti di fantascienza (alcuni inediti, altri già apparsi in precedenza) scritti dalle due autrici, delle quali apprezzammo molto il racconto I tempi cambiano, nonna! pubblicato in una raccolta derivante dal trofeo RiLL e fortunatamente presente anche in questo e-book. Sono due in realtà i racconti scritti a quattro mani, essendo invece gli altri delle singole rispettive autrici. 


Questa è la sinossi del volume, che vi darà inoltre la possibilità, nella parte bassa della pagina, di scaricare gratuitamente una versione parziale dell'opera, la cui edizione integrale costa appena 4,70 €.
Leggiamo insieme l'inizio della prefazione, che ci rammenta come la fantascienza al femminile sia una realtà molto più concreta (nel presente e nel passato) di quanto non si immagini, il che, a onor del vero, non ha mai stupito chi vi scrive, convinto che sia soprattutto nel genere fantastico che le donne non possono non mostrare di possedere una marcia in più.

"La fantascienza è spesso considerata qualcosa di prevalentemente maschile, sia dal punto di vista degli autori sia da quello dei consumatori. Eppure non è affatto così. Esiste una lunga e ricca tradizione di fantascienza scritta da donne, soprattutto dagli anni Sessanta in poi. Anche precedentemente esistevano autrici femminili prolifiche, ma venivano spesso pubblicate con nomi maschili per ragioni di pubblico e di marketing, soprattutto in Italia, ma non solo. Per fare qualche nome, negli USA Alice Sheldon si firmava James Tiptree, Gertrude Barrows Bennet usava lo pseudonimo di Francis Stevens e Diane Detzler quello di Adam Lukens. In Italia Laura Pallavicini era Lorraine Parr, Nora de Siebert si nascondeva dietro il nome di Norman McKennedy, Vera Cagnoli si celava sotto quello di John Sigma, usato anche da Ubaldo Tambini, a dire il vero..."

Che altro dire, se non augurare a tutti buona lettura?